laboratorio annuale diretto da Daniele Bergonzi
solo per gli allievi che hanno già seguito almeno un laboratorio trimestrale
Quando : tutti i giovedì dalle 21.00 alle 23.30
Sessione I : dal 1 ottobre al 17 dicembre 2015 (12 lezioni )
Sessione II : dal 14 gennaio al 31 marzo 2016 (12 lezioni )
Sessione III : dal 7 aprile al 16 giugno 2016 (10 lezioni + 2 da concordare)
Numero massimo di partecipanti : 20
Quota di partecipazione : 150 euro a sessione (+10 euro tessera associativa annuale)
per 2 laboratori “Trame” : 225 euro a sessione
per 3 laboratori “Trame” : 280 euro a sessione
Lo sconto del 10% per studenti è valido SOLO per chi segue 1 solo laboratorio “Trame”
SENTIMENTO : dal latino SENTIMENTUM, da sentire , percepire con i sensi e con la mente e desinenza – MENTUM, indicante l’atto. Percezione delle proprie impressioni, affetto, passione, emozione durevole verso di sè o altri.
Quello dei sentimenti è spesso considerato un mondo totalmente istintuale, incontrollabile. “Se sento qualcosa nei tuoi confronti, bene ; altrimenti non potrò imparare quel sentimento verso di te”. Esiste anche un malcelato senso di possessione nei confronti dei “propri” sentimenti. “Non puoi immaginarti come mi sento, quello che provo lo so soltanto io”. Ma se cerchiamo di abbandonare l’idea di avere l’esclusiva e ci apriamo alla com-passione ( provare piacere o dolore del bene o male altrui), ci accorgiamo che per risonanza siamo in grado di risvegliare una vasta gamma di sentimenti, uguali – nella loro struttura portante – per tutti gli esseri umani. E’ possibile allenare i sentimenti? Io sono certo di sì. Da bambini siamo in grado di provare un ampissimo numero di sentimenti nell’arco di una sola giornata, li cambiamo repentinamente, siamo disposti a farci permeare e mutare dal flusso dell’esistente in maniera costante. I bambini molto piccoli – o i matti – non sono in grado di dirigere la marea dei sentimenti e quindi se ne fanno sommergere. Crescendo impariamo a controllarli ma troppo spesso lo facciamo tradendoli, manipolandoli, congelandoli, rifiutandoli, per paura, traumi, cristallizzazione dell’io. E così ci sentiamo più forti. Ma lo siamo? E’ chiaramente in corso una spietata e chirurgica caccia ai sentimenti umani, siamo sull’orlo di un’estinzione di massa. Ci stanno pensando le armi del potere. Armi sociali ed economiche, ovvio, ma soprattutto potenti armi che rivolgiamo contro noi stessi e contro ciò che è fuori noi. Colonizziamo con la mente i centri affettivi, deturpiamo con l’eccesso di volontà i paesaggi corporei. E’ necessario fare molti passi indietro, zoomare sugli elementi chiave, sulle “trame” appunto, per cercare di vederci più chiaro. E’ necessario tornare al fondo, dove l’acqua è più fredda e buia e quindi spaventosa. E’ necessario tornare bambini, che scoprono, sentono, giocano. Giocheremo “ai” e “con” i giochi dei bambini: sarà come costruire castelli di sabbia abitati da re e regine, cavalieri e dame che amano, odiano, lottano, piangono, ridono, e poi restituiremo serenamente i granelli all’eterna risacca delle onde, che è più grande di noi. Studieremo e ci studieremo attraverso la musica, l’immagine, le storie. Il libro di testo sarà una pietra fondante del nostro modo di sentire e di raccontare, sarà una tragedia greca. Ho bisogno di altro tempo, non molto, per scegliere con esattezza quale. Ai partecipanti sarà comunicata la scelta non appena compiuta.
Questo laboratorio è autoconsistente eppure parte di una trilogia di “Trame” – Le Trame del Pensiero, le Trame del Corpo, le Trame del Sentimento – che nel tempo in cui viviamo sono sempre più ingarbugliate. Cercheremo di scioglierne i nodi e riconoscerne gli strappi, per ritessere consapevolmente. Chi vorrà, potrà partecipare alla trologia “Trame” con l’impiego che vorrà: 1, 2 o 3 giorni alla settimana. Questo laboratorio è la successiva tappa di un processo innescato con ognuno di voi il primo giorno in cui ci siamo conosciuti.