laboratorio annuale diretto da Daniele Bergonzi
solo per gli allievi che hanno già seguito almeno un laboratorio trimestrale
Quando : tutti i martedì dalle 21.00 alle 23.30
Sessione I : dal 29 settembre al 15 dicembre 2015 (12 lezioni )
Sessione II : dal 12 gennaio al 29 marzo 2016 (12 lezioni )
Sessione III : dal 5 aprile al 14 giugno 2016 (11 lezioni + 1 da concordare)
Numero massimo di partecipanti : 20
Quota di partecipazione : 150 euro a sessione (+10 euro tessera associativa annuale)
per 2 laboratori “Trame” : 225 euro a sessione
per 3 laboratori “Trame” : 280 euro a sessione
Lo sconto del 10% per studenti è valido SOLO per chi segue 1 solo laboratorio “Trame”
CORPO : dal latino CORPUS, che i filologi comparano con l’armeno kerp= forma, immagine, dalla radice indogermanica kar= fare, comporre. Entità estesa e finita, percepibile attraverso i sensi, che occupa uno spazio.
Questa è la definizine generale di corpo, noi ci occuperemo del “nostro”corpo, organico e complesso, ma dalle caratteristiche di “tutti” i corpi traiamo informazioni importanti.
Innanzitutto kerp, la forma, che è la nostra forma e non un’altra, la “casa” in cui viviamo e vivremo. Quanto conosciamo questa casa? Quanto ci adoperiamo per mantenerla accogliente, pulita e soprattutto adatta a noi stessi? In secondo luogo kar, il fare, l’azione. Come ci muoviamo per mezzo di questa entità estesa e finita? E infine lo spazio che occupiamo, o meglio lo spazio in cui agiamo, le relazioni fisiche che intrecciamo ( o non intrecciamo) con gli altri corpi, umani e non. Che relazione abbiamo con questo spazio? La risposta a queste domande, conviene ammetterlo, è quasi sempre : poco, pochissimo. Per chi poi vive in città e lavora molte ore con un impiego minimo e malsano del corpo e delle sue relazioni il problema è primario : occuparsene è necessario. Come? Prendendosi cura della persona come organismo unico e complesso, del corpo in relazione costante con il pensiero, con l’anima, con il sentimento e con l’esistente immediatamente prossimo. Sentire il proprio corpo, toccarne un altro – senza utilizzare le mani – in modo sensibile e compromettente, contemplare nell’azione ciò che già esiste, chiedere permesso allo spazio ad ogni gesto, ad ogni passo. Non eseguiremo solo esercizi muscolari, gesti teatrali, nè coreografie di teatro danza, non disquisiremo solo di filosofia o di mistica: ponendo l’accento sul corpo e sul movimento ci occuperemo di tutto questo contemporaneamente, alla ricerca di una presenza integrale. Ho chiesto aiuto ad una professionista del corpo come Paola Palmi, che interverrà fortemente nel processo dirigendo lezioni di Pratica del Movimento Organico. C’è bisogno di abbassare il baricentro, del corpo e del pensiero. C’è bisogno di risvegliare movimenti, istinti, emozioni primarie. C’è bisogno di immergersi nel tempo e negli spazi profondi. Per questo ci farà da boa un testo che indaga sentimanti primari, sarà una tragedia greca. Sto studiando per decidere quale. Ve lo comunicherò al più presto.
Questo laboratorio è autoconsistente eppure parte di una trilogia di “Trame” – Le Trame del Pensiero, le Trame del Corpo, le Trame del Sentimento – che nel tempo in cui viviamo sono sempre più ingarbugliate. Cercheremo di scioglierne i nodi e riconoscerne gli strappi, per ritessere consapevolmente. Chi vorrà, potrà partecipare alla trologia “Trame” con l’impiego che vorrà: 1, 2 o 3 giorni alla settimana. Questo laboratorio è la successiva tappa di un processo innescato con ognuno di voi il primo giorno in cui ci siamo conosciuti.